mercoledì 27 aprile 2005

Maratona Di Alghero - 24 Aprile 2005

it.sport.atletica

24 aprile 2005 Maratona di Alghero
A 6 settimane da roma eccola li la seconda maratona, unico dubbio, i
caldo. Nell’ultima settimana ho deciso di farla anche col caldo, negli
ultimi 3 allenamenti di scarico sono uscito dalle 13 alle 14 per
acclimatarmi.
Inizia bene gia dalla consegna pettorali, io non risulto iscritto,
presento le mail di conferma, fanno alcune chiamate e si scopre che la
multitentacolerare organizzazione terramia non ha trasmesso la mia
iscrizione … recuperano il pettorale di uno che ha rinunciato e me lo
assegnano.
Per la domenica è previsto abbastanza caldo con diluvio in serata (ma
ndo cazzo l’hanno visto?).
Facendola breve, circa 170 partenti per la maratona, il doppio per la
mezza, presenti un keniano e uno del burundi (finalista ad atlanta nei
10000 ma non so quanto esperto di maratona).
Si parte alle nove, sto bene non ho dolori, ho defaticatici non
benissimo ma degnamente, ho mangiato bene etc…
La parte avviene all’improvviso, devo recuperare un po di posizioni, mi
faccio spazio per qualche centinaio di metri poi c’è spazio, mi affianco
ad uno e chiedo quale ritmo intende fare, mi dice 4’05’’ 4’10’’, “guarda
ti assicuro che siamo più forti”, 11’45’’ al 3°km, proseguiamo assieme
facendo da gabbiani alla seconda donna della mezza maratona, questo sino
alla divisione dei percorsi al 11km.
Al 5° e al 10° c’è l’acqua, salto il primo rifornimento ma non il
secondo, lo spugnaggio? Ma no dai sono previsti solo 24° di massima … e
c’è il sole, ne troveremo 2 se non erro, attorno a metà gara.
Ora siamo in 3, 50 metri davanti altri 2, mollo il gruppo e li
raggiungo, siamo al 12 13km, inizio a mangiare e a dialogare con loro,
siamo soli soletti davantio a noi c’è il vuoto, non si vede nessuno e il
rettilineo e lungo, stiamo rallentando ma si dice “chi ce lo fa fare?”,
saggezza anche se a me al momento non stava bene.
Scopro che entrambi hanno fatto roma, uno è il primo sardo con 2h49’
l’altro bho ma credo davanti a me pure lui (io ero il 5°).
Staccandomi al massimo di 2 metri sto con loro, il meno forte perde un
po contato ma è li a 2 3 metri.
le gambe vanno, il caldo aumenta mica poco, l’asfalto è bollente, ombra
assente. passaggio alla mezza 1h24’30’’
Sopraggiunge un 4°, lui e un altro aumentano di poco, stringo i denti e
mi accodo.
I piedi fanno male per l’asfalto bollente, tar di noi si rimpiangono i
san pietrini… al 27°km restiamo io e l’ultimo arrivato, iniziano 5km
durissimi con oltre 3km di salite, una è di 60m in 2,5km … ovviamente si
rallenta ma si va bene a 4’25’’/km e siamo allo scollinamento al 32km!!!
Inizia la discesina e io perdo un po contatto ma spronato da chi mi
precede o raggiungo, è lui a perdere contatto, lo sprono io sta volta ma
una mazza…
Vado tranquillo e beato, si fa per dire le gambe fanno male il caldo si
sente e la testa non è a 100%, per 5 km a 4’05’’/km circa, e c’era
discesa. Sono solo come un cane, dietro a me nessuno per centinaia di
metri, davanti per km, facco i conti dovrei essere 7° CAZZO!!!
Si ritorna in citta, mamma mia che sete, inizio a contare i minuti che
mancano posso fare il personale anche i quelle assurde condizioni, la
posizione credo non sia a rischio e anche per questo si rallenta ma son
cotto, 4’19’’ 4’24’’ e 2h38’33’’ al 39°km, spero con tutto il cuore che
al 40° ci sia acqua sono al limite, non ricordo se ci fosse non ricordo
se l’ho vista, non ricordo se ho bevuto!!!
da qui tutto è confuso, sono col pilota automatico da un po ma qui è grigia.
Si arriva alla citta vecchia, un groviglio di stradine con una
pavimentazione con delle pietrine infami.
Mi urlano qualcosa bho vado avanti, vicolo cieco??? (me lo sono
ricordato solo alla sera), torno indietro siamo al 41°.
Nel successivo ricordo sono steso con della gente attorno e tra essi la
mia ragazza, un energumeno mi tiene un piede sollevato, non capisco una
cippa, mi chiedono “stai meglio?” e rispondo, pensando di aver perso i
sensi “che ne so come stavo prima?”.
Dolori ovunque, chiedo di bere, un po di nausea, pian piano mi riprendo
chiedo lumi.
Ho un ginocchio sbucciato, ergo sono caduto certamente dopo il 41°, non
sono svenuto, mi hanno placcato al volo a 200 m dal traguardo!!!
Avevo la pressione bassissima e le pulsazioni a 210, mecojoni …
Mi dicono trattasi di disidratazione, attorno a me è un lazzaretto tutti
con crampi, siamo nella tenda all’arrivo, mi dicono che qualcuno è in
ospedale … che un po sia colpa dell’organizzazione?
Dopo circa 40’ mi alzo e pian pianino cammino, sto decisamente meglio,
dopo un ora ancora si va in albergo, ci si riposa un po e si esce a
passeggiare.
La grossa paura è passata, i dolori non sono assolutamente peggiori di
quelli di roma, escluse le lesioni cutanee.
Ieri e oggi ho fatto qualche ora di bici sta sera di defatica di
corsa…So che a casa qualcuno non sarà più cosi tranquillo 


Ipotesi: i primi caldi sono certamente i peggiori da reggere, i fisico è
abituato ad altre temperature etc etc io lo soffro di per se ma … tutte
le ore di allenamento invernali, fatte in pantaloncini e maglietta anche
a 0°, che abbiano abituato il fisico a trattenere il calore? bho vabbe,
è andata cosi
BEVETE gente, bevete


PS: non so perché ma suppongo che sta volta in pochi abbiano provato
invidia ….
PPS: scusate se mi è scappato qualche dato cronometrico
Add to Technorati Favorites